I Bambinelli di Macarina

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                               Scheda del libro

 

  Autore:                   Giuseppe D’Aleo

  Titolo:                     I bambinelli di Macarina e altri racconti

  Edizione:                 Lussografica, Caltanissetta, Maggio 2012

  Pagine:                    435

  Prezzo:                    € 20,00

 

 

Volume pubblicato con il patrocinio dell'Assessorato Sport e Spettacolo, Sviluppo Economico del Comune di Mazzarino; con il contributo della Caritas della parrocchia S. Maria di Gesù di Mazzarino e di Bongiovanni S.r.l. mandorle e prodotti del suolo.


 

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Commenti: 14
  • #1

    Vincenzo (giovedì, 06 dicembre 2012 13:28)

    Il finale del primo racconto è davvero commovente. Fantasioso e quasi gotico l'ultimo (La costola di Eva).
    Altro racconto commovente: “Il ragazzo che bestemmiava la Madonna”.
    Il dolore innocente dei piccoli contro l’incomprensione violenta degli adulti.
    E' un'opera che promette bene.

  • #2

    Anna Salerno (giovedì, 06 dicembre 2012 13:29)

    è stato una grandissimo piacere ricevere il libro, io amo la lettura, ho sempre 3 libri sul comodino, ora li ho spostati e messo quello di don Giuseppe. l'ho iniziato, ( poche pagine)per ora ti posso dire che è scorrevole e scritto in modo fluido e coinvolgente!!!!!
    Un abbraccio

  • #3

    don Luca (giovedì, 06 dicembre 2012 13:29)

    Carissimo don Pino, ma sei una fonte inesauribile...spero stai bene e al mio rientro sicuramente leggerò il tuo libro. Un abbraccio!

  • #4

    Chiara Di Martino (giovedì, 06 dicembre 2012 13:30)

    La Teoria dell'Evento, nel racconto "Minimi Innocenti", è piuttosto convincente!
    Bravo, zietto! ;D

  • #5

    filippo e rosa siciliano (giovedì, 06 dicembre 2012 13:31)

    Gentile don Pino,
    abbiamo ricevuto il risultato del suo – non ultimo – impegno letterario, accompagnato da parole affettuose e significative.
    L’incipit e l’explicit della Presentazione contengono una motivata e sicura garanzia: il messaggio evangelico, ora, non rischia “di passare inosservato” ai suoi lettori.
    Vedrà, gentile e caro don Pino: i suoi ‘quattro lettori’ diventeranno sempre più numerosi e tutti trarranno, dal suo talento narrativo, semi fertili di compassione, amore, conoscenza e tanta, tanta bellezza.
    Rosa e Filippo Siciliano.

  • #6

    Alessio Boscaglia (giovedì, 06 dicembre 2012 13:32)

    Caro don Pino,
    sono appena tornato a casa e ho trovato una sorpresa... è arrivato il
    libro!!!
    Spero di trovare del tempo nei prossimi giorni per leggerlo, in modo
    da darle il mio feedback.
    Un caro saluto, Alessio

  • #7

    Eugenio (giovedì, 06 dicembre 2012 13:33)

    Non vedo l'ora di leggerlo!

  • #8

    Chiara Guttadauro (giovedì, 06 dicembre 2012 13:33)

    Eccellente!

  • #9

    Salvatore Lanzafame (giovedì, 06 dicembre 2012 13:36)

    caro padre d'aleo, per ora ti faccio i miei più sentiti complimenti via fb per il bellissimo libro che hai scritto e che ho letto con meraviglia e passione. mi riservo ogni considerazione e/o riflessione appena ti incontro di persona.

  • #10

    Cinardo Luigi (giovedì, 06 dicembre 2012 13:36)

    nel rivivere epoche che sembrano lontane ma appena passate, mi fa piacere il modo garbato nel presentare scabrosità che qualche altro avrebbe mal usato per thriller di comodo. In un capitolo molto sarcastico e autoironico, mi sono attardato a ridere di cuore e compiaciuto. Complimenti don Pino, il messaggio penso arriverà a destinazione…

  • #11

    erminio iacona (giovedì, 06 dicembre 2012 13:37)

    Est, est, est: hai usato la penna (forse dovrei dire il PC) come un pennello per dipingere, con l'arte di un grande maestro, un affresco senza tempo. Mi hai concesso, con le tue storie, di rivisitare ricordi sepolti nella memoria, a suo tempo considerati insignificanti, e ti sono grato per questo privilegio che mi hai accordato. Certamente nelle tue pagine c'è qualcosa di autobiografico che deve rimanere nella tua coscienza, nella tua mente, nel tuo cuore e che nessuno può pretendere di scoprire! a maggior ragione i 'bacchettoni macarinesi' (te lo suggerisco come titolo ed argomento per il tuo prossimo libro) impregnati di atavica supponenza per il cervello contaminato da spermatozoi avariati. Le pagine, specie quelle dove la fantasia sembra avere maggiore spessore, non sono mai banali, anzi ti legano, fin quasi a divenire realtà tangibili, con gli occhi della mente... e non solo. lo stile delle immagini-sovrapposte è perfetto! e mi appassiona anche perchè, con minuscola presunzione, è anche lo stile dei miei scritti. E ancora le sequenze da racconto-giallo, che ti invitano quasi ad affrettare la lettura per giungere alla fine della storia... quasi sempre tristemente positiva, presentano soluzioni sospese tra Cielo e terra, nelle quali non pare estranea una certa Provvidenza. Per concludere, a me pare, che in queste tue pagine 'nonostante l'ira di Dio incombente' si intravede la Speranza... ma questo l'hai detto tu… P.S. ancora grazie per avermi fatto scoprire, a me uomo di teatro questa volta molto distratto, 'l'effetto siparietto nelle strettoie del corso di Macarina'!!! Un abbraccio fraterno erminio iacona.

  • #12

    Totò Giuliana (giovedì, 06 dicembre 2012 13:37)

    "ho letto il tuo 'Bambinelli di Macarina' suggeritomi dal fraterno amico Erminio, e l'ho trovato splendido perché mi ha fatto rivisitare alcuni momenti della mia fanciullezza. Seguita a scrivere... per i giovani... e anche per noi vecchi che continueremo a seguire i parti della tua penna." Totò Giuliana (Alessandria)

  • #13

    Marta Farruggia (martedì, 01 gennaio 2013 08:02)

    Un libro davvero piacevole.
    Bellissima la metafora della fede che il vescovo propone a don Gabriele.

  • #14

    vincenzo cremone (martedì, 01 gennaio 2013 20:27)

    Dolcezza amarezza affetto compassione gioia sofferenza realismo ottimismo satira ironia fantasia “macarinità” amore umanità SPERANZA; questi gli ingredienti che troviamo nei 22 racconti che danno vita a “I Bambinelli di Macarina”. Un’opera complessa e completa dove tutte le facoltà dell’animo umano vengono chiamate in causa.
    I più, nel leggere questo libro, potranno sentire nostalgia di una Mazzarino che fu, oppure si sentiranno coinvolti nelle storie che andranno scorrendo, oppure trattenere qualche lacrima.
    I racconti, saturi di esperienza vissuta, tradiscono l’autore e ne svelano la sua vera veste di sacerdote e psicologo.
    I protagonisti sono i bambini o, perlomeno, coloro che sono rimasti bambini cioè coloro che si aspettano tutto dagli altri, i deboli, gli ultimi.
    Tutti i racconti finiscono con la certezza che “la SPERANZA non delude”; solo chi è credente e anche sacerdote può essere malato di speranza. Malato, naturalmente in senso metaforico, nel senso di impregnato di speranza, che sprizza speranza da tutti i pori.
    Chi vuole conoscere un po’ di “macarinità”, cioè lo spirito mazzarinese, che poi è spirito comune a tanti uomini e donne di ogni parte del mondo, solo che in questi racconti è incarnato a “Macarina”, non deve fare altro che dilettarsi nella lettura di questi.
    Vincenzo Cremone