III Domenica di Quaresima, 23 marzo 2014

Conosciamo la tradizione della catechesi battesimale della Chiesa. Il brano giovanneo della samaritana è un pilastro di essa; semplificando siamo soliti dire, e con esso spieghiamo, che il battesimo dona l'acqua viva che è lo Spirito che sgorga dal Messia, dal suo Corpo: egli è come una roccia, percossa, un pozzo profondo d'acqua viva come quello di Giacobbe che diede da bere a lui, ai suoi figli e al loro bestiame.

C'è un aspetto che non sempre sottolineiamo nella nostra catechesi che forse si limita a dare elementi a principianti cristiani: l'incontro di Gesù al pozzo ha dei precedenti, sono gli incontri di nozze dei patriarchi. Infatti, Elièzer, il servo fedele di Abramo inviato presso la famiglia d'origine del patriarca, dopo una fervente preghiera, incontra, presso un pozzo, Rebecca, figlia di Betuèl della famiglia di Nacor, fratello di Abramo che diventa la sposa di Isacco (Gen 24,1-67). Giacobbe fuggiasco, arrivando al paese della madre presso lo zio Labano, al pozzo incontra Rachele, la pastorella, bellissima, che divenne per lui la sposa amata (Gen 29,1-30).

Mosè, fuggito dall'Egitto nel deserto, presso un pozzo trova le figlie di Ietro sacerdote di Madian, le aiuta ad abbeverare il gregge difendendole dagli altri pastori; una di loro, Zippora, divenne sua sposa (Es 2,16.22).

Gesù, sul mezzogiorno, siede sull'orlo del pozzo, scavato da Giacobbe (Gv 4,5ss), forse quel pozzo d'acqua viva che avevano trovato i servi di Isacco nella valle, come racconta il libro di Genesi 26,19. Il Messia Gesù, attende a quel pozzo, una donna smarrita e confusa che non sa più chi è il suo signore-sposo. Ella è l’emblema dell'umanità che Dio, in Gesù, è venuto a fare «carne della sua carne, osso delle sue ossa» (Gen 2,23), la sua sposa amata, tutta bella, tutta lavata. L'incontro avviene presso un pozzo! Il Messia che si rivela annuncia di essere lui il Pozzo da cui sgorga un'acqua viva che estingue la sete per sempre. Egli è il Pozzo d'acqua viva che è lo Spirito, e nello Spirito lava tutta l'umanità, ne fa la sua sposa amata, fa scorrere in lei la sua stessa vita. È questo il battesimo, ma è anche già l'Eucaristia. Il battesimo è, dunque, «un evento nuziale», lì comincia il poema d'amore tra Dio e ciascun uomo, donna, sulla terra fatti «sua sposa». Non c'è altra immagine che esprima la consanguineità che si crea nell'incorporazione battesimale, che è appunto una rigenerazione, una sorta di creazione nuova: Dio «soffia» nella sua creatura un rinnovato «soffio di vita», le dona la sua vita.

 C. C.

LA VITA IN CRISTO E NELLA CHIESA (marzo 2014)